Bellagamba – Monte Lagoni 

Durata h. 2.30

Difficoltà  – EE 

Km 3,7

Dislivello 720m

Traccia GPS

 

Da Fiumalbo si sale per Via Versurone e si tiene la destra ignorando le indicazioni per il borgo dei Celti e Doccia, ma si prosegue per la vecchia strada per l’Abetone, fino a svoltare a sinistra per una stradina e in breve alle poche case di Bellagamba –  meglio chiedere il permesso di parcheggiare per evitare di  intralciare il passaggio dei trattori.

Il sentiero 493 un tempo saliva da Frescarolo, frazione sulla strada per Doccia, e seguiva la destra orografica del torrente Acquicciola fino ad incontrare quello che allora era il 493A che proveniva da Bellagamba. Le frequenti piene del torrente dal basso e le frane dall’alto hanno poi semicancellato il percorso originario, oggi non più percorribile neanche a piedi, per cui il 493 parte ora da Bellagamba e non più da Frescarolo, ed ingloba l’ex 493A.

Su vecchie carte e su alcuni portali online non aggiornati il 493 viene segnato là dove non esiste più.

Da Bellagamba il 493 parte assieme al 495 (diretto al Libro Aperto) da cui si separa a un bivio presso una costruzione per poi scendere al guado del torrente Acquicciola.

A volte attraversarlo è piuttosto impegnativo per la presenza di grossi rami e grandi massi alquanto scivolosi tra le acque impetuose, che solo qua e là consentono un passaggio accettabile, per cui si sconsiglia di percorrere questo sentiero dopo forti piogge e nel periodo di disgelo.

Oltre il guado si sale dapprima per boschi ad alto fusto e in seguito per la ripida e lunga dorsale che verso la cima si fa aerea e panoramica.

Le ripide rocce della parte finale della cresta fanno svoltare bruscamente a sinistra per lungo traverso su stretta traccia (impegnativo se con neve) fino ad una evidente sella (1856 m) da cui si risalgono a destra ampi pendii fino ad incrociare il 447 (Cimone-Libro Aperto) ed in breve a destra alla cima con rosso ometto e piccola croce (1962 m).

Se aveste potuto scambiare due chiacchere con Fernando, che un tempo abitava a Bellagamba, vi avrebbe detto con enfasi che non stavate salendo ai Lagoni, ma al Pizzo delle Fontanelle, perché i Lagoni veri e propri sono quella cima sulla carta senza nome (1951 m) e a nord della quale in effetti si trovano grosse buche e avvallamenti che nei periodi umidi e di disgelo formano delle pozze evidenti, del tutto assenti invece nei pressi del “Pizzo delle Fontanelle”. Carte, guide e segnaletica hanno ignorato la toponomastica locale e ormai dimenticato le precisazioni di Fernando, lasciando senza nome una cima e cambiando quello di un’altra …