Il Monte – Sant’Antonio – Alpesigola
Durata h. 3,20
Difficoltà – E
Km 9,00
Dislivello 852m
Traccia GPS 575
Più che di sentiero 575 bisognerebbe forse parlare dei quattro, se non cinque, tratti accorpati sotto un unico numero, ma che per andamento e sviluppo poco hanno a che fare l’uno con gli altri, ma vediamo:
il primo tratto scende da Il Monte, una borgata a circa metà strada tra Frassinoro e Madonna di Pietravolta, fino alla Provinciale 486 Montefiorino-Piandelagotti, transitando per la tranquilla frazione di Riccovolto Vecchio, in parte su strada asfaltata, in parte su sentiero o strada sterrata;
il secondo, dopo un breve tratto sulla Provinciale, scende al Mulino del Grillo e attraversa una stretta fila di abitazioni, scende ad un guado del torrente Dragone (a volte bisogna rassegnarsi a togliersi scarpe e calze e attraversare la briglia in cemento) e continua in piano parallelo al corso d’acqua fino ad un’isolata abitazione e ad una sbarra;
il terzo tratto percorre per intero la Comunale che dapprima transita da Cà Pazzaglia e ripidamente sale ai Casoni. Tutto questo tratto può essere percorso in macchina, facendo attenzione alla notevole pendenza, alla ridotta sede stradale e al fondo non sempre in buone condizioni;
il quarto tratto risale oltre una sbarra sempre chiusa una scoscesa strada sterrata percorribile da mezzi fuoristrada (e da autisti esperti) fino al borgo di Sant’Antonio. L’ultimo abitante lo lasciò anni fa e pian piano il paesino (7-8 case in tutto) cominciò a cadere a pezzi, nonostante si trovi in una posizione incantevole e panoramica, e a due passi dalle case ci sia una fontana sempre attiva. Per qualche anno diversi volontari hanno cercato di dar vita alla borgata disabitata costruendo e manutenendo un piccolo oratorio, ma soprattutto organizzando una festa autogestita nel giorno dedicato a Sant’Antonio in giugno. Purtroppo una denuncia per irregolarità burocratiche ha impedito ai volontari la continuazione di questa simpatica ed utile iniziativa e oggi la festa non esiste più, l’oratorio è abbandonato a se stesso e l’ultima casa ancora in buono stato è stata vandalizzata e probabilmente finirà come le altre. Peccato. Un certo interesse per la borgata abbandonata era stato suscitato anche da una trasmissione su Italia 1 sui presunti fantasmi che infesterebbero questi luoghi. Poi più nulla. Ora rimane all’escursionista il piacere di raggiungere questo angolo appartato, bel balcone sui monti circostanti, e fantasticare su come dovesse essere dura la vita quassù (i bambini dovevano andare a scuola a piedi in inverno con la neve fin giù a Riccovolto…) e il dispiacere di vedere così trascurato un luogo non tanto per l’incuria ma per meri vizi formali e mancate autorizzazioni.
Il quinto ed ultimo tratto è costituito da un sentiero vero e proprio: dalla borgata si risale lungamente tutto il bosco che ricopre il versante ovest dell’Alpesigola fino in cima, seguendo le numerose segnalazioni sugli alberi. Pensare di tornare indietro ripercorrendo tutto il 575 fino a Il Monte non avrebbe il minimo senso, per cui l’apertura del nuovo sentiero 577A consente invece nuovi scenari e un anello di grande soddisfazione.